Servizio civile, l’Associazione ha reclutato 1.200 giovani volontari

2 nov 2017

In dieci anni, dal 2006 al 2016, l’Associazione Comuni Marca Trevigiana ha avviato al Servizio civile nazionale quasi 1.200 ragazzi dai 18 al 28 anni gestendo oltre 3 mila 200 domande di aspiranti volontari e mettendo in campo 64 progetti.

«Sono progetti che consentono di attivare un rapporto tra giovani e pubblica amministrazione con benefici per entrambi – spiega Mariarosa Barazza, presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana -.  Per gli enti locali il Servizio civile comporta l’ingresso nella macchina amministrativa di energie nuove, di idee fresche che costituiscono un valore e uno stimolo importante aggiunto in tante attività in capo al settore Pubblico».

Il punto è stato fatto in un convegno del 18 ottobre scorso in cui l’Associazione Comuni Marca Trevigiana ha presentato ai Comuni associati i dati di dieci anni di servizio in questo campo e illustrato la recente normativa che ha ribattezzato questa opportunità per i giovani “Servizio civile universale” (d. legisl. 40/2017 ai sensi dell’art. 8 della L. 106/2016).

«I dati quantitativi sono interessanti ma lo sono ancora di più, a mio avviso, quelli qualitativi – spiega Enrico Genovese che segue per conto dell’Associazione la progettazione del Servizio civile -. Il grado di soddisfazione da parte dei ragazzi è elevatissimo; tutti dicono che questa immersione nel mondo del lavoro, soprattutto in un settore come il pubblico, accrescere la consapevolezza di sé e l’orientamento da dare alla propria vita. Il 70% dei giovani che hanno fatto l’esperienza dopo la laurea ritiene che l’esperienza abbia facilitato molto la ricerca del lavoro. Tutti dichiarano che è stato utilissimo venire a contatto con la realtà della “vita pubblica”, in genere sconosciuta ai giovani».

C’è un gap importante tra il numero di domande che perviene all’Ente e il numero di ragazzi che si è finora riusciti ad avviare al Servizio civile, dovuto alla limitatezza del Fondo nazionale destinato a questa attività che però è stato recentemente incrementato con l’obiettivo di arrivare ai 100 mila giovani impiegati l’anno in tutta Italia (nel 2017 sono stati 40 mila i giovani impiegati nel Servizio civile nazionale a fronte di 80 mila domande).

Tra i cambiamenti introdotti dalla nuova normativa, la possibilità per i giovani di operare in campi finora esclusi (cooperazione allo sviluppo, promozione della pace tra i popoli, agricoltura sociale e biodiversità etc.), di inserire nei 12 mesi di servizio un periodo all’estero, l’abbassamento da 30 a 25 delle ore settimane da impiegare nel Servizio e più flessibilità nell’orario in modo da poter conciliare quest’impegno con eventuali attività lavorative o lo studio.   

Per l’anno 2018 la progettazione è in corso, sono previsti 9 progetti che includeranno anche nuove attività in cui impiegare i volontari, come la Protezione civile. 

L’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana gestisce anche la formazione dei volontari e quella degli OLP, gli “operatori locali di progetto”, una sorta di tutor dei ragazzi (in genere gli assistenti sociali o i bibliotecari): solo tra il 2016 e il 2017 sono stati organizzati 3 percorsi formativi che hanno formato 50 OLP.