Dopo di noi (L. 112/2016), sintesi e materiali del convegno

28 giu 2018

L’80% dei disabili adulti è inserito in istituti dedicati.

La legge sul “Dopo di Noi” (L. 112/2016), fortemente voluta dal governo Renzi, si è posta l’obiettivo di invertire la tendenza e favorire soluzioni di residenzialità innovative per persone con disabilità grave senza più il sostegno famigliare. Oltre a evitare l’istituzionalizzazione, la norma si pone come finalità il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia della persona con disabilità, la sua cura e protezione.

La legge ha due gambe: una per il pubblico, spingendo gli enti locali ad aumentare la disponibilità di case famiglia; e una per il privato, agevolando fiscalmente l’utilizzo di strumento come il trust per quei genitori che desiderano che il proprio figlio possa restare a vivere a casa sua per il resto della vita.

Il provvedimento ha stanziato un fondo nazionale di 90 milioni di euro per il periodo di imposta 2016, di 38,3 milioni per il 2017 e di 56,1 milioni per gli anni a venire. L’attuazione spetta alle regioni le quali, attraverso le Ulss, emettono bandi per il finanziamento di progetti. Alla Regione Veneto sono stati devoluti dallo Stato 15 milioni e 684 mila euro per il triennio 2016-2018.

L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha emanato il primo bando, la cui manifestazione di interesse scadrà il 9 luglio (entro le 12): http://www.ulss.tv.it/bandi-di-gara/bandi-di-lavori - sezione sotto soglia.

Per promuovere la conoscenza di questa legge, delle fattispecie giuridiche attivabili a tutela dei disabili gravi senza più il sostegno famigliare, delle agevolazioni fiscali e dei bandi emanati, l’Associazione Comuni della Marca Trevigiana ha organizzato un convegno lo scorso 13 giugno, a cui hanno partecipato numerosi esperti in materia tra cui l’avv. Francesca Romana Lupoi, uno dei tecnici chiamati a contribuire alla redazione della legge.

In particolare è stato illustrato il funzionamento del trust, uno strumento giuridico che si presta molto bene a ideare soluzioni che evitino l’istituzionalizzazione del disabile. Attraverso un atto giuridico, i genitori possono affidare a una persona fidata (trustee) i beni destinati esclusivamente alla realizzazione delle finalità assistenziali del trust. Una seconda figura, il Guardiano, è preposta al controllo degli obblighi che si è assunto il trustee. I beni e i diritti conferiti in trust sono esenti dall’imposta di bollo e dall’imposta sulle successioni e donazioni, e assoggettati ad imposte ipotecarie e catastali in misura fissa.

Il trust è però solo un atto di un programma che va costruito su misura della persona disabile, non dopo ma durante noi. I genitori infatti possono programmare, per mezzo del trust, un progetto individuale di vita per la persona disabile anche per il “dopo di noi”.

Questi e molti altri elemento sono usciti dal convegno che ha visto la partecipazione di moltissime associazioni del mondo della disabilità della provincia di Treviso.

Qui sotto sono scaricabili le slide presentate dai diversi relatori.

Slide convegno