Associazione Comuni: «Chiuse le scuole, chiuse le imprese e i negozi, ripartono il gioco e l’azzardo: inaccettabile»

28 apr 2020

Da oggi, lunedì 27 aprile e con successive tappe il 4 e l’11 maggio, riparte l’industria del gioco e dell’azzardo in Italia. Sconcerto e indignazione da parte dell’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana che da anni lotta per contenere il dilagare del gioco patologico e delle ludopatie.

«Mentre il Governo decreta di non riaprire le scuole e annuncia di lasciar chiuse alcune categorie di imprese fino a giugno, senza dare date certe a imprenditori e lavoratori, lo Stato, tramite l’Agenzia Dogane e Monopoli, ha già previsto – con tanto di date messe nero su bianco – il “graduale ripristino delle attività di gioco”: è una cosa da non credere».

Lo afferma Mariarosa Barazza, presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana.

«In un momento di grave crisi economica, in cui molte famiglie sono costrette a ricorrere ai buoni-spesa perché da settimane non entrano più fonti di reddito nelle case, prima ancora di riaprire scuole, biblioteche, musei e tante imprese e negozi, lo Stato riautorizza solertemente l’inutile e dannosa spesa del gioco e dell’azzardo – continua Barazza -. I giochi e l’azzardo, se proprio non possiamo chiuderli per sempre che sarebbe l’opzione migliore, dovrebbero essere l’ultima cosa a riaprire nel nostro Paese. È un messaggio molto negativo, sul piano culturale ed etico, quello che viene dato, da cui gli Enti locali trevigiani si dissociano completamente».

L’Agenzia Dogane e Monopoli, con determinazione direttoriale del 23 aprile, ha dunque autorizzato un graduale ripristino delle attività di gioco. In particolare la direttiva prevede:

  • dal 27 aprile 2020 la ripresa della raccolta dei giochi numerici “10&Lotto”, “Millionday”, “Winforlife” e “Winforlife Vincicasa” le cui estrazioni avvengono da remoto, mantenendo in ogni caso l’obbligo di spegnimento dei monitor e dei televisori;
  • dal 4 maggio 2020 la ripresa della raccolta dei giochi “SuperEnalotto”, “SuperStar”, “SiVinceTutto SuperEnalotto”, “Eurojackpot”, “Lotto tradizionale” – le cui attività estrazionali e di controllo verranno effettuate nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria – e delle scommesse che implicano la certificazione da parte del personale dell’Agenzia;
  • dall’11 maggio 2020 la ripresa della raccolta delle scommesse su eventi sportivi e non sportivi, ivi compresi quelli simulati – mantenendo in ogni caso l’obbligo di spegnimento dei monitor e dei televisori – e della raccolta tramite dispositivi elettronici del tipo “slot machines”.

 

«Il gioco e l’azzardo sono tutt’altro che attività essenziali, anzi comportano numerosi rischi di carattere sia sociale sia sanitario – conclude Barazza -.  Se è vero che la situazione di lockdown ha avuto il positivo risultato di contenere le forme di abuso e dipendenza da gioco d’azzardo, sarebbe sorprendente e deplorevole che, in una situazione di generale e grave impoverimento del Paese, si consentisse la riapertura di locali che producono di fatto ulteriore perdite di denaro specie per le fasce più deboli della popolazione. Va inoltre ricordato un altro aspetto rilevante: Molte delle persone che frequentano le sale giochi hanno un’età avanzata e, dunque, sono particolarmente esposte ai rischi collegati alla diffusione del Covid-19. Pertanto, le sale giochi siano tra gli ultimi esercizi commerciali a essere riaperti, quando l’emergenza sanitaria sarà del tutto sotto controllo».